I laureati nella classe LM-2 “Archeologia” dovranno dimostrare di possedere capacità di analisi e di sintesi delle principali problematiche poste dallo studio del mondo antico, dalla preistoria all’età medievale, padroneggiando in autonomia la combinazione delle discipline di carattere storico-artistico, archeologico e filologico con l’uso della più avanzata strumentazione tecnica.
Le conoscenze teoriche saranno acquisite mediante la partecipazione degli studenti alle lezioni frontali sia di tipo tradizionale che a quelle di carattere seminariale, esercitazioni, laboratori, attività sul campo, per sviluppare il loro spirito critico e addestrarli a risolvere i problemi di gestione e conservazione del patrimonio archeologico.
Il percorso formativo offrirà l’approfondimento delle problematiche specifiche relative ai diversi settori archeologici. Lezioni svolte in musei, aree archeologiche e complessi monumentali favoriranno l’approccio alle problematiche museologiche e museografiche. La partecipazione attiva a scavi fornirà la conoscenza pratica dei metodi di ricerca e gestione del patrimonio archeologico.
Particolare cura sarà riservata all’offerta didattica relativa alle metodologie e agli strumenti della ricerca archeologica (analisi geofisiche, archeometria, documentazione grafica dei reperti, rilievo topografico-archeologico) con particolare attenzione alle più recenti tecnologie (strumenti informatici per la documentazione, l’archiviazione, la gestione e l’elaborazione dei dati alfanumerici e cartografici). In relazione a questo punto le competenze informatiche di base necessarie debbono costituire un pre-requisito di accesso. Sarà altresì riservato spazio alle metodologie d’avanguardia nell’ambito della Geofisica applicata ai BB.CC. (georadar, prospezioni elettromagnetiche, ricostruzioni tridimensionali attraverso riprese fotografiche digitali), illustrate in apposito insegnamento.
Gli obiettivi formativi ultimi sono ovviamente contenuti nel testo che illustra le motivazioni della costituzione del Corso interclasse.
Gli studenti che abbiano conseguito la Laurea Magistrale nella classe LM-15 “Filologia, letterature e storia dell’antichità” devono aver dimostrato la capacità di leggere e interpretare i testi in lingua greca e latina antica e/o medievale, fino all’età umanistica inclusa, a partire da una competenza filologica, in senso lato. Ciò pertiene in egual misura allo studio letterario e allo studio storico dell’antichità. Il laureato deve dunque possedere le conoscenze ‘tecniche’ (paleografiche, linguistiche, critico-testuali) per valutare la costituzione di un testo, e, allo stesso tempo quelle storico-culturali (letterarie, storiche, storico-filosofiche, storico-artistiche) che da una parte giustificano quella costituzione, dall’altra offrono gli strumenti per una sua esegesi (letteraria, storica, etc.).
A tale traguardo il laureato arriverà attraverso la conoscenza diretta del maggior numero possibile di testi. Il processo formativo si baserà essenzialmente su tre elementi:
- La reiterazione a un livello più alto e ‘tecnicamente’ più sofisticato delle discipline di maggior portata formativa, a seconda dell’indirizzo prescelto. Per tutti è comunque previsto, come da tabella, un corso a questo livello nelle letterature e nelle storie del mondo classico.
- La scelta tra uno spettro di discipline specialistiche in questo caso ancor di più in relazione all’indirizzo prescelto. Nessuna delle discipline specialistiche avrà un taglio meramente tecnico, pur importante, ma si curerà di enfatizzarne in ogni caso le ragioni culturali e formative ai fini di una conoscenza e interpretazione complessiva del mondo classico.
- Alcuni settori inseriti tra gli affini e integrativi daranno la possibilità di ampliare il contesto in cui inserire le conoscenze acquisite nell’ambito delle culture greca e latina, in particolare in relazione all’occidente medievale e alle interazioni tra cultura greca e Oriente.
In termini di risultati di apprendimento attesi ci si aspetta che il laureato magistrale innanzi tutto abbia acquisito almeno buone competenze nelle tecniche necessarie per una prima valutazione di un testo antico (filologia, lingua, paleografia). Che dagli elementi forniti da questi strumenti di indagine sappia determinare l’attendibilità del testo stesso o per lo meno si renda conto dei problemi che suscita, in termini formali. Che sappia combinare, ai fini dell’esegesi, i risultati che sortiscano da questo tipo di analisi con gli strumenti e le nozioni forniti dai metodi di lettura letteraria, storica, storico-religiosa, storico-artistica e archeologica etc. acquisiti durante il Corso di Laurea Magistrale.